
Arriva oggi, 17 settembre, nelle sale cinematografiche «Gwisi», il nuovo attesissimo film horror che riunisce un cast d’eccezione, da attori veterani a idol del K-pop al loro debutto sul grande schermo. Distribuito da By4M Studio, il film è diretto da Hong Won-ki, considerato un maestro nel mondo dei video musicali K-pop, e promette di affascinare il pubblico con la sua visione unica e inquietante. La trama ruota attorno a un misterioso mercato di fantasmi, il “Gwisi”, che si manifesta solo quando si apre una “finestra della volpe”. Qui, persone disperate cercano di ottenere ciò che non hanno, dando vita a una narrazione terrificante e carica di tensione.
Un Desiderio Umano Più Spaventoso dei Fantasmi
Il cuore tematico di «Gwisi» risiede nell’esplorazione del desiderio umano, un’emozione spesso più spaventosa di qualsiasi entità soprannaturale. Il film mette in luce le ambizioni che albergano nel cuore di persone comuni che incontriamo ogni giorno: un’aspirante scrittrice che sogna la fama, una donna ossessionata dalla ricerca di un volto perfetto, una madre ansiosa per il futuro della figlia adolescente, un giovane che vuole diventare un influencer e agenti di polizia desiderosi di fare carriera rapidamente. I desideri e le curiosità di questi personaggi, inizialmente innocui, si trasformano in ossessioni che li portano a confrontarsi con eventi terribili, trasformando la pellicola in uno specchio che riflette le paure e le ambizioni dello spettatore stesso.
Il regista Hong Won-ki ha spiegato il suo approccio: “Abbiamo preso come punto di partenza piccoli desideri in cui tutti possono riconoscersi. La voglia di avere un po’ più di successo degli altri, l’ambizione di apparire più belli, l’attaccamento disperato per proteggere la propria famiglia o l’orgoglio di essere riconosciuti. All’inizio sembrano cose di poco conto, ma crescendo a dismisura finiscono per esigere un prezzo insostenibile”.
Un Cast Eccezionale: Veterani e Idol al Loro “Primo Cimento”
Uno dei punti di forza di «Gwisi» è senza dubbio il suo cast eterogeneo, che unisce attori di grande esperienza come Yoo Jae-myung, Moon Chae-won e Seo Young-hee a nuove leve e idol come Solar (MAMAMOO), Cha Sun-woo, Bae Su-min (STAYC) e Seo Ji-soo. Persino un attore del calibro di Yoo Jae-myung, noto per la sua presenza scenica imponente, ha definito questa la sua prima vera sfida nel genere horror: “È stata un’esperienza completamente nuova durante le riprese, ho provato emozioni mai sentite prima”. Allo stesso modo, Moon Chae-won, celebre come “regina della commedia romantica”, si reinventa qui come “regina dell’horror”, un cambiamento radicale che lei stessa ha commentato: “Ho capito che sarebbe stata una grande novità per il pubblico e mi sono concentrata sull’interpretazione di un personaggio consumato dal proprio desiderio”.
Il Debutto Cinematografico di Solar: “Spero che la mia sincerità arrivi al pubblico”
Grande attenzione è rivolta al debutto cinematografico di Solar, membro del celebre gruppo K-pop MAMAMOO, e di Bae Su-min delle STAYC. La loro scelta di esordire in un film horror ha suscitato grande curiosità. Solar interpreta il ruolo di ‘Mi-yeon’, un’aspirante scrittrice che si reca in un villaggio di campagna per trovare l’ispirazione. Lì, rimane coinvolta in una serie di strani eventi legati a un antico albero, considerato lo spirito guardiano del villaggio.
Già acclamata per il suo talento canoro e la sua presenza scenica in importanti produzioni musicali come “Mata Hari” e “Notre Dame de Paris”, l’attesa per la sua performance sul grande schermo è altissima. Tramite la sua agenzia, Solar ha dichiarato: “Sono davvero onorata di fare il mio debutto cinematografico con «Gwisi». Grazie all’eccellente regista e a uno staff caloroso, ho potuto lavorare in un’atmosfera serena e piacevole. Potrei sembrare inesperta, ma spero che la mia sincerità arrivi al pubblico e che il film venga apprezzato. Continuerò a impegnarmi per mostrare lati migliori di me in futuro”.
Un Cofanetto di Paura: Cinque Storie, un Unico Universo
«Gwisi» si distingue per la sua struttura narrativa innovativa. Il film è un’antologia composta da cinque storie diverse, ognuna con una sua autonomia stilistica e tematica, ma tutte collegate da elementi che, uniti, formano un’unica narrazione coesa. Questa formula offre al pubblico una “scatola regalo dell’orrore”, con una varietà di atmosfere e tensioni adatte a tutti i gusti. Come ha sottolineato il regista, “anche se ogni episodio ha un protagonista diverso, le storie si intrecciano in un unico universo. Lo spettatore scopre queste connessioni come se stesse componendo un puzzle”. Questo approccio non solo arricchisce l’esperienza di visione, ma invita anche a guardare il film più volte per cogliere ogni dettaglio nascosto e svelare tutti i legami tra i racconti.