Il panorama televisivo italiano riaccoglie una delle sue protagoniste più discusse e apprezzate degli ultimi anni. Francesca Fagnani torna alla conduzione di Belve su Rai 2, confermando il programma come un vero e proprio fenomeno di costume capace di travalicare i confini del palinsesto tradizionale per esplodere sui social network. La giornalista romana, forte di una formula ormai consolidata, riprende il suo posto con la consueta determinazione, pronta a mettere sotto torchio i volti noti dello spettacolo e della politica italiana. L’approccio, che mescola ironia e domande taglienti, ha trasformato quella semplice domanda d’apertura, “Che belva si sente?”, in un marchio di fabbrica riconoscibile, simbolo di un modo di fare televisione che premia chi sa prendersi i propri spazi senza attendere concessioni.
Ospiti e retroscena: da Salvini a Fedez
La nuova stagione si apre con un colpo grosso: Matteo Salvini. Il vicepresidente del Consiglio si è sottoposto all’intervista senza imporre alcuna condizione preliminare, un dettaglio che la stessa Fagnani ha tenuto a sottolineare. Nessuna richiesta di visionare le domande in anticipo, nessun taglio concordato. La conduttrice, che ha ammesso di essere rimasta umanamente colpita dall’atteggiamento del leader della Lega, lo ha definito simpatico e mai arrogante, diversamente da quanto la narrazione pubblica potrebbe talvolta suggerire. Sebbene gli inviti a Giuseppe Conte ed Elly Schlein non abbiano dato esito positivo, il parterre rimane di alto livello con figure come Loredana Bertè e Carla Bruni. L’attesa mediatica, tuttavia, si concentra sulla puntata del 9 aprile, che vedrà protagonista Fedez: sarà la sua prima apparizione di rilievo dopo la separazione da Chiara Ferragni. Un invito era stato recapitato anche all’imprenditrice digitale, che però, dopo aver preso tempo, ha preferito non dare seguito alla proposta.
Il profilo della conduttrice e il successo del format
Dietro il successo di Belve c’è una solida preparazione giornalistica. Francesca Fagnani, 47 anni e una laurea in Lettere, non è un volto improvvisato. La sua gavetta si è formata alla scuola di maestri come Giovanni Minoli e Michele Santoro, e la sua carriera è radicata nelle inchieste sulla criminalità, tema che continua a trattare anche come scrittrice con l’uscita del suo libro Mala. La sua ascesa l’ha portata fino al palco di Sanremo 2023, dove ha toccato temi delicati come le carceri minorili. Questa credibilità le ha permesso di trasformare Belve da programma di nicchia sul canale Nove a cult di Rai 2. I numeri parlano chiaro: l’ultima stagione ha registrato picchi di share vicini al 10% e milioni di interazioni online, conquistando un pubblico trasversale che include anche i giovanissimi, grazie alla viralità delle clip diffuse sul web e all’imitazione-omaggio di Fiorello.
Dall’Italia agli USA: la nuova scommessa di Vince Gilligan
Mentre la televisione italiana celebra i suoi successi interni, lo scenario internazionale offre novità sostanziali per gli appassionati di serialità. Vince Gilligan, la mente dietro capolavori come Breaking Bad e Better Call Saul, lancia la sua nuova creatura: Pluribus. Abbandonate le atmosfere criminali legate ai cartelli della droga, Gilligan vira decisamente verso la fantascienza, pur mantenendo come set la fedele Albuquerque, in New Mexico. La serie non sarà trasmessa sui canali storici come AMC, ma approda in esclusiva su Apple TV+, piattaforma che sta investendo massicciamente nel genere sci-fi con titoli di qualità come Severance e For All Mankind.
Il cast e la trama di Pluribus
Il legame con il passato di Gilligan rimane forte grazie alla presenza di Rhea Seehorn. L’attrice, indimenticabile interprete di Kim Wexler, torna protagonista nei panni di Carol Sturka, un’autrice di romanzi fantasy descritta come la “persona più infelice della Terra”. La trama si preannuncia surreale e avvincente: la protagonista si ritrova con il compito di salvare il mondo da un virus che agisce come una mente collettiva basata sulla felicità forzata. Una premessa narrativa che segna un netto distacco dal realismo crudo delle precedenti opere dello showrunner, promettendo di esplorare nuovi territori psicologici e visivi.
Dove vedere la serie e modalità di fruizione
Per il pubblico italiano e internazionale, l’unica via d’accesso a Pluribus è l’abbonamento ad Apple TV+. La piattaforma ha lanciato la serie in contemporanea mondiale, rendendola disponibile ovunque, dal Regno Unito al Canada. Per incentivare i nuovi iscritti, sono state attivate diverse promozioni, incluse offerte speciali legate al periodo del Black Friday che permettono di dimezzare i costi dell’abbonamento per i primi sei mesi. Essendo un’esclusiva globale Apple, la visione è garantita nella maggior parte dei paesi; tuttavia, per chi si trova in viaggio in regioni con restrizioni geografiche, l’utilizzo di una VPN rimane la soluzione tecnica consigliata per non perdere l’accesso al proprio catalogo streaming abituale.